
PAESI DELL’ACQUA - Il senso di appartenenza al territorio è il tema di quest’undicesima edizione: da “paese” a “paesi” dell’acqua, quelli della valle del Tammaro, in un evento che celebra l’acqua come diritto alla vita


Testo definitivo della mozione sul TTIP
APPROVATA
dal Consiglio Comunale di Vicenza il 24 Maggio u.s..







in contemporanea mobilitazione a Bruxelles,
Campagna Stop TTIP Italia
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Condannata Monsanto: agricoltore avvelenato dai pesticidi
Davide contro Golia: la giustizia francese ha confermato la condanna di Monsanto, il colosso mondiale dell'agricoltura, nell'annosa battaglia giudiziaria che lo opponeva a Paul Francois, un agricoltore di Bernac, nel dipartimento francese della Charente. La corte d'appello di Lione ha definitivamente dato ragione a quest'ultimo riconoscendo la multinazionale Usa come responsabile della sua intossicazione. Motivo? Il Lasso, un erbicida, ormai vietato, usato per anni nelle coltivazioni di mais. In primo grado, il gigante dell'industria agricola era già stato condannato a «indennizzare interamente» l'agricoltore transalpino parzialmente disabile da quando ha inalato quel prodotto altamente tossico. In conferenza stampa, Francois ha salutato una «decisione storica». Il suo legale, François Lafforgue, chiede invece la creazione di un fondo per indennizzare le vittime dei pesticidi. «Il riconoscimento della responsabilità di Monsanto in questa vicenda è essenziale: i marchi che introducono nel mercato questi prodotti devono capire che da oggi in poi non possono più sottrarsi alle loro responsabilità. Prima o poi dovranno renderne conto», avverte in una nota Maria Pelletier, presidente della Ong Générations futures, secondo cui la decisione del tribunale di Lione è una «tappa importante per tutte le altre vittime dei pesticidi». Pur rifiutando di passare per un'icona ecologista o no global, Paul Francois è il primo in Francia ad aver ottenuto la definitiva condanna del colosso Usa. Il primo ad aver rotto il silenzio sui rischi legati a erbicidi, insetticidi e affini. La vita di questo agricoltore di 47 anni, titolare di una proprietà di 240 ettari, è improvvisamente cambiata il 27 aprile del 2004. Quel giorno, nel tentativo di verificare la pulizia del contenitore in cui veniva inserito l'erbicida, ha inalato una forte dose di vapori tossici. Colpito da un malore, ha giusto il tempo di spiegare alla moglie ciò che gli è appena successo prima di finire al Pronto soccorso. L'uomo sputa sangue. «Poi non ricordo più niente», racconta oggi. Dopo cinque settimane di stop, Paul Francois riprende a lavorare ma soffre, tra l'altro, di gravi problemi di elocuzione, accompagnati da violente cefalee. A fine novembre dello stesso anno, crolla sul pavimento di casa, dove le figlie lo ritrovano incosciente. Segue un lungo periodo di ricovero, i medici temono seriamente per la sua vita. Dopo attenti esami, viene scoperta una grave carenza al livello celebrale. Aiutato dai famigliari, Paul Francois inizia ad indagare sul Lasso, a sue spese. Bisognerà attendere il 2005 per identificare il colpevole, vale a dire il monoclorobenzene, un solvente altamente tossico contenuto nell'erbicida della Monsanto. Alla lotta contro la malattia, segue dunque la battaglia giuridica. L'agricoltore è infatti convinto che la multinazionale fosse a conoscenza dei rischi legati al Lasso, anche perché quel prodotto venne già bandito nel 1985 in Canada e nel 1992 in Belgio e Regno Unito. Oggi l'agricoltore guarda al passato e riconosce di essere appartenuto a una «generazione 100% pesticidi». «L'agricoltura intensiva, era meraviglioso, utilizzavamo prodotti chimici ma in realtà quella non era più una vera produzione. Come tutti, ne andavo fiero». Oggi ha cambiato idea: «Nella terra c'è bisogno di vita». E forse non è un caso se ha riconvertito un centinaio di ettari in culture bio. Appena poche settimane fa, sempre in Francia, la ministra dell'Ecologia, Segolène Royal, ha annunciato l'intenzione di vietare la libera vendita al dettaglio del Roundup, un altro diserbante simbolo della Monsanto, dal primo gennaio 2016.
23 settembre 2015 da Terra Nuova

Comunicato stampa
Il Giornale di Vicenza del 5 luglio ci informa che l´eurodeputato piemontese (allora Leghista ora di Forza Italia) Oreste Rossi nel 2013 sollecitò la UE per chiedere che mettesse sotto esame la legge italiana del ´74, confermata peraltro nel 2011, che vieta l´utilizzo di latte in polvere per fare prodotti lattiero-caseari, sostenendo che questo mette in svantaggio i produttori di yogurt italiani.
Oggi l'Europa sollecitata dal nostro “campione” Oreste Rossi, sta per avviare la procedura di obbligo per l'Italia affinché si accetti l'uso del latte in polvere per fare yogurt e formaggi.
Un alto dirigente europeo, interrogato su questo ha dichiarato: “siete voi italiani che ci avete chiesto di intervenire”
Lo scontro è aperto ed è necessario prendere posizione, non solo perché ne va della qualità dei nostri prodotti caseari che rappresentano una delle eccellenze del nostro Paese, ma anche per aprire definitivamente il tema dei prezzi pagati a contadini ed allevatori che sono talmente bassi da non ripagare nemmeno i costi di produzione.
Alla Ricetta del nostro Onorevole Europeo che pensa sia possibile recuperare margini economici usando latte in polvere di importazione, occorre contrapporre una linea completamente opposta.
- Occorre venga sancita quella che viene definita la SOVRANITÀ ALIMENTARE del nostro, come degli altri Paesi. Occorre cioè che il mercato di ogni Paese assorba i prodotti del proprio territorio e possano essere acquistati dall'estero solo i prodotti che noi non produciamo o siamo per ragioni stagionali deficitari.
- Occorre costruire una struttura autorevole ed indipendente che fissi i prezzi minimi di verdura, frutta, latte, uova e carne tali da essere remunerativi per contadini ed allevatori, perché solo così potremmo avere sulle nostre tavole prodotti di qualità; possiamo fare tutti gli EXPO che vogliamo ma se il latte alla stalla viene pagato 30/34 centesimi al litro, se al supermercato troviamo polli a 3 euro al chilo, olio extravergine a 3 euro al litro, 6 uova a 99 centesimi, la qualità di quello che mangiamo non sarà mai accettabile, il lavoro in campagna sarà sempre più difficile e la crisi delle aziende agricole e zootecniche sarà sempre più pesante.
EQuiStiamo S.C. è al fianco dei produttori agricoli e lactocaseari in questa battaglia di civiltà contro l'introduzione in Italia dell'uso del latte in polvere
Vicenza 08.07.2015
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“attingere l'acqua dove non c'è;
storie di cisterne, pozzi e fontane nella Sarego alta”
prima camminata alla scoperta della Bellezza
costruita negli anni passati intorno e a motivo dell'acqua
Cosa ha spinto i nostri compaesani a costruire bellezza intorno e a motivo dell'acqua?
Come è cambiato il paesaggio da naturale a rurale e come ancora si sta modificando?
Quali indicazioni possiamo ricavare dall' agri-cultura?
Camminando accompagnati da Giuseppe Baruffato, autore di pubblicazioni ed esperto dei Colli Berici, cercheremo di lasciarci provocare dalle suggestioni che troveremo in luoghi ricchi di storia secolare.
Durante il percorso da Sarego all'agriturismo “La Luna nel Pozzo”, sarà l'acqua il filo conduttore di questa passeggiata ad anello in quota. Attraverso viottoli campestri siamo invitati a leggere i vari paesaggi che l'opera dell'uomo ha modificato e valorizzato e altri intatti e ricchi di natura biodiversa. Faremo alcune soste per svolgere gli argomenti proposti. Saranno con noi una guida naturalistica e altri appassionati dei Berici che metteranno a disposizione le loro conoscenze su piante, fiori, geologia …
A concludere: un gustoso spuntino, una condivisione delle scoperte e della buona musica proposta dall'Orchestra giovanile di Sarego.
PERCORSO: vedere piantina allegata (variante tratteggiata in caso di necessità)4-5 ore circa fino all'agriturismo La Luna nel Pozzo in via Boroni
DISLIVELLO: 250 metri
SPUNTINO: con prodotti tipici berici: risotto alle erbette, pane, dolcetti, vino e caffè
RITORNO: ore 16:00 circa
CONTRIBUTO: per organizzazione, esperti, guida naturalistica e spuntino € 5,00 adulti, € 2,00 bambini dai 10 ai 14 anni, gratuito bambini fino ai 10 anni
POSTI LIMITATI: con prenotazione entro il 17 giugno via mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
in caso di maltempo la camminata verrà riproposta a data da destinarsi: per informazioni: Aldo 339 263 2063
Breve nota ambientale
Sarego si estende tra la pianura percorsa dal fiume Guà e i Colli Berici occidentali. Alla base dei rilievi prevalgono rocce scure basaltiche semipermeabili sormontate da rocce chiare sedimentarie marine dell’Era Terziaria (50-30 milioni di anni fa). Nel contatto fra le due formazioni scaturisce l’acqua raccoltasi nelle doline (valli chiuse di origine carsica) e variamente assorbita nei terreni sovrastanti: fontanelle che hanno favorito l’insediamento di contrade e lo sviluppo agricolo rendendo gradevole il paesaggio. Più difficile è stata invece la cattura e l’approvvigionamento idrico sull’altopiano, mediante varie strategie attraverso i secoli.
Dalle prime frequentazioni dei luoghi provengono frammenti di vasellame rinvenuti in collina e risalenti a due-tre mila anni fa; alla centuriazione romana sono riferibilii i resti di una villa a Ca’ Quinta, presso Monticello di Fara, mentre del periodo paleocristiano era la vicina chiesetta di S. Giustina (sec III-IV d.C.) oggi scomparsa. Alcuni toponimi risalgono al periodo longobardo e antiche cronache riferiscono di un “antichissimo” castello dei nobili “da Serego” antecedente al mille. Sarego fu soggetto al saccheggio dei padovani nel 1313 e poi dell’esercito imperiale durante la guerra di Cambrai all’inizio del ‘500. Tutto il territorio vallivo e l’aperta campagna sono stati interessati da bonifiche durante il dominio della Serenissima. Antiche sono le chiese parrocchiali del capoluogo e di Meledo ricordate fin dal sec XIII e ricostruite nel tempo. Varie ville di origine cinquecentesca punteggiano il territorio: Villa Manzoni, Villa Trissino (palladiana, incompiuta), Ca’ Quinta, Villa Arnaldi e Ca’ Velo. Scenografica e distintiva è la nota Villa Da Porto detta “la Favorita” (F. Muttoni,1715) con oratorio sulla pubblica via del 1697. G.B.
Per saperne di più:
A. Lembo, Sarego. Storia e vita di un paese, Vicenza, Tip. G. Rumor, 1987, 142 pp.
G. Baruffato, S. Campagnolo, Sentieri dei Colli Berici. 20 percorsi guidati per osservare e conoscere, Consorzio Pro Loco Colli Berici-Basso Vic.no, Geografica Editrice, Vicenza, 1992
G. Baruffato, Sarego, carta del territorio, itinerari escursionistici, Amministrazione comunale e Pro Loco, Geografica Editrice, Vicenza, 1999.
Si ringraziano per la collaborazione: Comune di Sarego Pro Loco di Sarego Agriturismi: Ca' D'oro, Il Granduca, Il Rifugio dei Colori, La luna nel Pozzo, Paradiso B & B: Mamo, Al Montegallo Biblioteca ACRS Meledo Coldiretti Comitato Meledo 81 Gas: Al di qua del Guà Gruppo Alpini Meledo Associazione Piè veloce Gruppo ciclistico MTB Le Aquile Gruppo CAI Orchestra Giovanile di Sarego OKFlauto Moto club La Favorita Pro Sarego Gruppo ciclistico |

per celebrare i 70 anni della Liberazione e della Resistenza sentiremo ancora un racconto su un fatto sconosciuto che è avvenuto sui nostri colli: il protagonista è eccezionale e sarà una sorpresa. La storia offre chiavi di lettura del rapporto uomo-natura che ci aiutano a apprezzare meglio il territorio berico: tra covoli e doline, boschi e dolci pendii una maggiore conoscenza per una nuova coscienza è possibile!
Durante il percorso da Villabalzana alla azienda Carlan Agnese saremo accompagnati da Leila Bonanno, guida naturalistica e invitati ad osservare i vari paesaggi che l'opera dell'uomo ha modificato e valorizzato e altri intatti e ricchi di natura “biodiversa”. Faremo due soste per gustare e soddisfare corpo e mente. Mentre
Reginaldo Dal Lago ci illustrerà le recenti scoperte ricavate dalle sue ricerche storiche, svelando in anteprima i contenuti della prossima pubblicazione sui Berici che ha scritto con Alberto Girardi per la casa editrice CieRre.

€ 12,50 adulti
€ 7,5 bambini dai 10 ai 14 anni,
gratuito bambini fino ai 10 anni.
POSTI LIMITATI
con prenotazione entro il 22 aprile via mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
in caso di maltempo si rimanda a venerdì 1 maggio
per informazioni: Beppe 348 8261925
Camminiamo nei luoghi prossimi e vicini, in aree spesso marginali e dimenticate, in territori ricchi di storie e contraddizioni. Abbiamo individuato come ambito privilegiato della nostra indagine la fascia pedemontana del Nordest (in particolare dell'area vicentina), schiacciata tra pianura e montagna, tra progresso e abbandono.
Camminiamo per creare connessioni, per ricucire ciò che è spezzato, per costruire ponti, per attivare relazioni tra luoghi diversi, aree contigue, persone e comunità.
Camminiamo per sognare ad occhi aperti, per tornare ad essere visionari, per riuscire ad intravedere nuovi scenari di cambiamento e nuovi possibili percorsi economico-sociali.
Camminiamo quale gesto di cura e attenzione, esperienza di riappropriazione e narrazione capace di ridare un senso ai luoghi, alle storie, ai vissuti.
11-12-13 maggio 2012 // Da Fimon a Fimon (Colli Berici)
l'Associazione e Gruppo di Acquisto Solidale EQuiStiamo promuove Terre emerse, un trekking di ricerca territoriale di tre giorni sui Colli Berici. L'iniziativa è rivolta in particolare ai membri del GAS. L'itinerario punta a collegare alcune delle aziende agricole presso le quali il GAS si rifornisce, incontrandole nell'ambiente fisico e sociale dove operano, promuovendo occasioni (anche pubbliche) di scambio e confronto.
8-9 settembre 2012 // Lumignano (Longare)
All'interno di gusti Berici (manifestazione promossa da EQuiStiamo dedicata alla produzione tipica, biologica, locale e solidale dell'area Berica) viene organizzato un workshop dedicato ai temi emersi durante il trekking.
In vista dell'imminente partenza del trekking abbiamo metaforicamente preparato lo zaino presentando il libro di Chiara Spadaro Piccolo è meglio
Dal 25 al 28 aprile // Da San Vito di Leguzzano a MontevialeLa seconda edizione del trekking di ricerca territoriale si svolge questa volta sulla propaggine vicentina dei monti Prelessini e prende il nome di Castelli in aria, in omaggio ad un passaggio del libro Walden di Henry David Thoreau e con riferimento topografico a quelli che vengono chiamati colli Castellari.
Il trekking assume in modo ancora più chiaro la dimensione di ricerca-azione sugli stili di vita sostenibili. Diventa inoltre l'occasione per mappare le esperienze virtuose sul territorio, favorendo la conoscenza, lo scambio e le relazioni.
9 giugno // San Vito di Leguzzano
Nell'ambito della manifestazione No Skey Day promossa dal Comune di San Vito di Leguzzano viene organizzata una restituzione pubblica dell'esperienza del trekking Castelli in aria
2014
29 marzo // Santorso
All'interno della Scuola dei Beni Comuni organizzata dal Comune di Santorso viene dedicata una giornata di studi e lavori al trekking di ricerca territoriale, con particolare riferimento alle prospettive di turismo responsabile e alla creazione di un Distretto di Economia Solidale nell'Alto Vicentino.
Dal 1° al 4 maggio // da Valdagno a Santorso
Terza edizione del progetto di ricerca territoriale che prende il nome di Vaghe stelle dell'Orsa. L'itinerario esplorativo prosegue verso levante, lungo la fascia pedemontana. Con quest'edizione, soprattutto a partire dalla Scuola dei Beni Comuni, abbiamo registrato un notevole interesse e una discreta partecipazione.
28 giugno // FestAmbiente Vicenza
In occasione della festa promossa da Legambiente Vicenza abbiamo raccontato a più voci l'esperienza del trekking soprattutto rispetto ai risvolti legati al turismo responsabile e di prossimità.
7 settembre // Lumignano (Longare)
In occasione di gusti Berici abbiamo presentato l'esperienza del trekking facendo un bilancio delle prime tre edizioni e cercando di capire le potenzialità inaugurate con questa modalità di ricerca/azione.
19 ottobre // Ca dell'Agata (Zugliano)
Nell'ambito del ciclo d'incontri La felice decrescita promosso dall'agriturismo Ca dell'Agata abbiamo promosso A passo lento, una passeggiata storico-naturalistica sulle colline delle Bregonze, con visita
all'azienda agricola Cà dell'Agata e lancio del trekking di ricerca territoriale 2015 con un primo brain storming topografico.
G.A.S.
Come annunciato dal prossimo 1° gennaio lasceremo la sede di Vicenza a borgo Casale 18. Stiamo definendo lo spostamento in altra struttura, appena possibile daremo comunicazione del nuovo indirizzo.
Per quanto riguarda il G.A.S. abbiamo elaborato un nuovo progetto che permetterà di continuare questa splendida esperienza e soprattutto a valorizzare una realtà che da molti anni ha visto i soci di EQuiStiamo protagonisti nello scenario del biologico, del commercio equo e solidale, del consumo critico, impegnati in una diversa e nuova educazione alimentare. L'impegno è di rivedere in parte la gestione del G.A.S. rendendolo più attuale rispetto alle nuove e mutate esigenze che in questi anni hanno preso piede.
A seguito di una collaborazione con gli amici della "Cooperativa I Berici", titolari del negozio "Fuori di Zucca", da gennaio sarà possibile effettuare gli ordini sia per i classici articoli che fino ad ora il G.A.S. ha proposto, sia per il fresco. Questi ordini potranno avere una cadenza settimanale, con possibilità di consegna a domicilio.
Tra breve verranno comunicate le informazioni necessarie per gestire al meglio gli ordini.
La collaborazione con gli amici della "Cooperativa I Berici" vuole ulteriormente rafforzare la spinta ideale, etica e solidale verso forme che pongano al primo posto l'integrazione sociale, il rispetto del territorio e dell'ambiente, la difesa dei diritti, istanze che per la "Cooperativa I Berici" e EQuiStiamo trovano tangibile realizzazione nel progetto sull'Agricoltura Sociale.
"gusti Berici"
Dopo 8 inni di successi, per il 2015 si è deciso di rivedere sostanzialmente la proposta.
Stiamo studiando una nuova formula che cercherà di portare l'evento in un contesto più distribuito, con più iniziative nell'arco dell'anno, itineranti nell'area Berica.Sono in corso una serie di incontri con alcune Amministrazioni Comunali e con le Pro Loco.
Vogliamo mettere a disposizione la nostra esperienza e quanto abbiamo appreso in questi anni per creare momenti di aggregazione e confronto con il maggior numero di attori dei Berici, dagli amministratori comunali ai produttori, dagli artigiani alle associazione.
Sentiamo l'esigenza di ridare un nuovo impulso alla relazione con il territorio e in particolar modo con l'area Berica.
Vi aspettiamo quindi numerosi, certi che i nuovi programmi potranno ridare un maggiore impulso al nostro impegno.
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L’olio è extravergine e certificato biologico, viene spremuto a freddo e decantato n

- per informazioni su Casa dei Giovani: www.casadeigiovani.it
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AssoCanapa è la sigla dell'associazione denominata Coordinamento Nazionale per la Canapicoltura.
AssoCanapa è stata costituita in Torino con atto notarile in data 30/1/1998. Il numero attuale dei soci è di 194.
Per saperne di più su AssoCanapa:
- vai al sito di AssoCanapa

- guarda il film documentario di Massimo Mazzucco:
"La vera storia della marijuana" scheda e trailer
Il G.A.S. EQuiStiamo acquista prodotti alimentari da AssoCanapa: semi, farina, olio. La lista completa dei prodotti è al sito http://www.assocanapashop.it/
per contatti Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
rete nazionale di collegamento dei G.A.S. http://www.retegas.org/
nuovi stili di vita, ecologia, decrescita, politiche di partcipazione, intercultura, solidarietà, pace, rispetto per l'ambiente ...