Vaghe stelle: ricerca territoriale fatta con i piedi
Vaghe stelle è un cammino-evento di 3, 4 o 5 giorni che si svolge ogni anno tra aprile e maggio cui partecipa un gruppo eterogeneo (per età, provenienza, professione e competenze) di una trentina di persone, ma è anche un percorso di analisi e condivisione, di confronto e contaminazione, un laboratorio di ricerca e progettazione che dura tutto l’anno.
Abbiamo individuato come ambito privilegiato della nostra indagine la fascia pedemontana del Nordest (in particolare dell’area vicentina), schiacciata tra pianura e montagna, tra il cosiddetto progresso e l’incubo dell’abbandono.
Camminando cerchiamo di ricostruire quell’incerta costellazione formata da piccole realtà economiche, culturali e sociali che gettano una nuova luce sul territorio animandolo e reinventandolo.
Pensiamo che camminare in gruppo possa essere un preciso gesto poetico e politico, un’esperienza che genera consapevolezza, che produce conoscenze, che permette altre letture dei luoghi e una nuova prospettiva rispetto alle dinamiche storiche, economiche, sociali e politiche.
_____________________
Una specie di manifesto.
- Camminiamo nei luoghi prossimi e vicini, in aree spesso marginali e dimenticate, in territori ricchi di storia e di storie.
- Camminiamo lungo strade e sentieri, attraversiamo paesi, frazioni, contrade e contraddizioni.
- Camminiamo per favorire l’incontro, per creare connessioni, per ricucire ciò che è spezzato, per attivare relazioni tra luoghi diversi e aree contigue, per tessere reti e propiziare nuove sinergie.
- Camminiamo per coniugare libertà e necessità. Dobbiamo guardare a dove mettiamo i piedi, possiamo alzare gli occhi a scrutare il cielo, ci troviamo a gettare lo sguardo verso l’orizzonte; camminando sperimentiamo un’autentica e incondizionata apertura al mondo e alla controversa umanità che lo abita.
- Camminiamo per sognare ad occhi aperti, per imparare ad essere visionari, per riuscire ad intravedere nuovi scenari di cambiamento e nuovi possibili percorsi economico-sociali.
- Camminiamo quale gesto di cura e attenzione, esperienza di riappropriazione, forma di narrazione capace di ridare un senso ai luoghi, alle storie, ai vissuti.
- Camminiamo perché a piedi si procede ad una velocità giusta e ci si colloca ad una giusta distanza.
- Camminiamo perché a piedi si ragiona meglio.